IR CAN D'ILARIA Ho la fortuna di possedere quel bellissimo libro, fatto dalla Banca Del Monte, sul monumento di Ilaria Del Carretto. Sono rimasto colpito dalle stupende foto di Aurelio Amendola ed in particolare da quelle del cane che, non è che sembri, effettivamente cambia espressione a seconda dell'angolazione di ripresa e dell'incidenza della luce. Vedere per credere. Che opera! Che splendida fattura! No sporvorìo di grazia e di bravura. Ne parlìn tutti bèn, lavoro egregio, e dicin tutti che è sublime pregio. Ti dicin di ‘uel volto dolce e grave, delli sfiocchènti drappi ‘he sembrin bave, di ‘uel bocchino dolce a tirabaci e de’ leggiadri seni, tanto audaci. Ti parlin delle lappore abbassate, delle mano distese, le dita affušolate, della ghirlanda n capo raffinata, di ‘ome par che dorma.., appišolata…, A me però, se devo èsse sincero mi garba di più ‘l cane. Per davero! Guardatelo di sbiego, da ogni lato guardatelo col sole o col torbato, A fanni ‘ambià l’ombre sopra ‘l grugno, ti ‘ambia come marzo ‘ambia n giugno; provate a fà cambià alla luce ‘l verso e ditemi se ‘l can un par doverso. Un cólpo pare mògio ed abbacchiato; senza ragion di vita, è sconfortato. Par che intuisca ‘he la padrona è ita…; se la ravvišerà tutta šdrenita…. Un altro raggio e pare rassegnato; a restà solo ormai par preparato. Più nimmo il pelo ci sarà a liscià…, la pancia più nissun ni gratterà. Un altro…, par che ridi e sii ‘ontento. Un ha ‘apito ancora lo šgomento Ch’è capitato alla nobile ‘asata rendendola depressa e costernata. Un’altra luce…, e speranzoso sembra di rivedé n vigore ‘uelle membra che tante volte aveva ‘oncullato e a cui tutt’òra resta appiggellato Forse lù pensa ancora a qualche ossetto e al bel calduccio ‘he c’era drent’al letto sotto alle ricche coltra… di li a giù…; ma la padrona sua n torna più. E’ morta…. Erin gementi han ditto…, ma son segur che ‘l can era ‘l più afflitto e Jacopon, le mana benedette, rese ragion; ché bèn se n’accorgette.

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