le rigette di nonna Alige

Sotto la pòi legge, ma se stiacci vàla pòi anco sentì.
(è come pagina 777, ma per e ccei)




VITELLO TONNATO

Salve a tutti e benvenuti alla rubrica delle ricette di nonna Alice.

Questa volta vi propongo un piatto particolare che nonna ha trovato una volta durante uno dei suoi viaggi, che sapete che nonna ha viaggiato anche tanto; quando stava al Casone di Profecchia, una volta è andata anche fino a San Pellegrino in alpe.

No, ma mica attraversando la valle a piedi, che quello lo faceva due volte al giorno per portarci il latte; colla carozza, in viaggio di nozze, che ha fatto tutta la strada, che è dovuta scendere giù fino a Pieve Fosciana e poi risalire dalla parte di là della valle e ci n’è voluto tre giorni per la sola andata.

Ma torniamo a noi, dicevo che in uno di questi viaggi ha perfino mangiato al ristorante dove gli hanno servito il vitello tonnato e nonna da ottima, stupenda, ma che dico, di più: brava, cuoca com’era ci ha fatto la sua ricetta personale che è scritta qui sul quaderno nero di scuola.

Dunque; prendete un vitello di latte, più è piccolo meglio è, perché da giovane la ciccia è più tenera e anche più buona e poi anche perché altrimenti se è grosso un ci sta mica tanto volentieri a fassi cucinà.

Poi vi serve un tonno d’una trentina di chili. Dice che il migliore sia quello a pinna gialla, ma io se devo dire la verità ne le ho viste sempre grigie anche a quelli che m’han venduto per pinna gialla.

Oddio, a esse proprio pignoli mi sembra che quelli lì ciavevano l’occhi a mandorla però quelli là no, ma il colore di certo un cambiava.

Dunque, allora dovete prendere il tonno per la coda e poi ruotandolo con le braccia sopra la testa lo dovete sbattere sulla testa del vitello; fate come se sbatteste il grano col correggiato no? Ugualo ugualo. Vedete però di non sbaglià testa che sennò la ricetta non viene.

Se un ce la fate da soli, fate come nonna che siccome era una donnetta gracile gracile che sarà stata si e no cinquanta chili e un ce la faceva da se a cucinà questo piatto e allora si faceva aiutà dal mi nonno che era un omone di centoventi chili; che poi la gente si domanda come mai il mi pappà è nato che aveva la testa e il naso piatti!

Oggigiorno comunque è diventato tutto più facile perché si trovano anche i tonni surgelati; basta magari un colpo solo con un pesce da dieci chili, ma se volete fare la ricetta col metodo antico, che è tutto un altro sapore, dovete farla col tonno fresco econtinuare a sbatte finché il vitello un casca a terra tramortito.

A questo punto non dovete miga smettere eh?, dovete continuare a sbattere giù giù giù giù giù colpi col tonno a non finire finché il vitello non diventa tutto nero morello; a quel punto il vitello è tonnato e non serve neanche frollarlo che è pronto da cucinare.

Come si cuoce lo sapete no? La parte anteriore la fate lessa o in umido o brasata; la parte posteriore la fate al forno o arrosto o ai ferri…, rimane le corna che... le potete fare al marito come vi pare: in tutte le salse.


frittata d'ova di ranocchio

cosce di ranocchio al profumo di mare

cosce di ranocchio all'odore di bosco

occhi di ranocchi

vitello tonnato

bughi d'ossibughi

salamandre stufate

spiedini di lingua di canarino