Pino trebesto

Sotto la pòi legge, ma se stiacci vàla pòi anco sentì.
(è come pagina 777, ma per e ccei)


LA NUOVA CASA

Pronto radiomarciapiede

Ciao sono Pino, ti devo lègge un’altra lettera?

Porca miseria, ciao, Pino, qui in redazione un s’aspettava altro. Vai comincia.

Ciciana, 13, 14, 19, 20 Febbraio 19…

(25, 32)

Come?

Niente niente leggi.

Mh. Caro figliolo, ti mando solo poghe righe per fatti sapé che sono ancora viva che insennò se un mi vedi più potresti pensà che sono morta o magari scappata via che non torno più, ma invece sono qui che un mi sono mai mossa di ‘asa. Scrivo lentamente perché só che un sei mórto sverto a lègge. Quando tornerai, un rionoscerai più la ‘asa. Abbiamo traslocato!

Ah, avevate anche cambiato casa?

Si quell’anno lì erimo andati a stà in fondo al paese, in un garage interato.

Un garage? Forse non avevate i soldi per pagare l’affitto di un’bitazione?

Nonnò, la casa è nostra reditata dal nonno, è che c’era troppi topi che ci mangiavano tutto il da mangiare, le coperte, dell’altro da mangiare, le scarpe...

Ma scusa, nel garage i topi non ci sono?

No, c’è troppo umido, semmai ci dovrebbero èsse ‘ ppesci, ma io un n’ho mai visti, forse perché c’è troppo buio e pesci un cianno….

Sì sì ho capito, vai avanti a leggere vai.

Si, mmmmhh mmmmhh, ecco: Nella nòva casa c’è anche una bella lavatrice, ma un funziona tanto bene. La settimana scorsa ho infilato nella macchina una delle tu camice e po’ hó tiro la ‘atena. Non solo ‘un s’è pulita, ma ‘un l’hó neanco più trovata. Se avesse a sortì fori ni do una soppressatina e te la mando, sennò no. Ma po’ un deve lavà tanto bene, perché ha fatto un ciclo solo e a freddo.

Ma tua mamma è sicura che fosse una lavatrice?

Sissì, nonnò, credeva che era una lavatrice automatica, ma poi, all’ottavo lavaggio s’è accorta che si sbagliava,

ah, meno male!

Si era una lavatrice a mano e per di più, ha detto mamma, costruita anche male; prima di tutto era murata troppo bassa che ni toccava stà chinoni e poi era anche troppo piccina, allora ha continuato a andà al fiume per lavà ppanni, che è più comodo.

Scusa Pino, una domanda un po’ indiscreta, ma voi dove andate a fare i vostri bisogni?

La cacca? Nell’orto no?

E vi pulite coll’erba naturalmente?

Nonnò, colle foglie di braschetta che sono più lisce e non grattano ir culo.

S’ha a andà bene! Vai avanti vai avanti vai, finisci la lettera.

Dunque… mmmh, ecco, Ieri son ita dar dottore perché mi faceva male la gola. Ir dottore m’ha ‘nfilato in bocca un tubo di vetro e m’ha ditto di ‘un’aprilla per 5 menuti. Tu’ pa’ lo voleva comprà, ma il dottore un ne lo diede che ciaveva quello solo. Ma po’ a tu pà a che ni serve? un’è mià dottore no? Riguardati bene e un uscì tardi la sera. Ciao la tu mamma che ti vole tanto bene.

Bella, bella. Ogni volta scopriamo sempre cose nuove e interessanti. Senti, ora ti devo lasciare, ma richiama eh? Ciao.

Ciao


Pino si presenta

le sorelle di Pino

il lavoro del babbo

la nuova casa

Pino diventa zio