Pino trebesto

Sotto la pòi legge, ma se stiacci vàla pòi anco sentì.
(è come pagina 777, ma per e ccei)




PINO DIVENTA ZIO

Pronto radiomarciapiede.

Ciao sono Pino.

Oh, bene, scommetto che hai chiamato per leggerci una lettera di tua mamma.

Nonnò con voi un ci scommetto, le scommesse le perdo sempre con tutti, figuriamoci con voialtri che sète indovini.

Ah, vedo che l’esperienza qualche volta insegna, bravo. Allora dicci, cosa vuoi?

Volevo leggere una lettera, è una delle prime che m’ha scritto mamma. M’ariviede un mese dopo che ero in collegio dalle sore e un l’avevo più trovata perché un l’avevo mai letta, la leggo ora con voi va bene?

Non ho capito niente ma comunque va bene lo stesso vai; leggi pure.

Ciciana 12, 15, 16…

42, 73

Come?

Nulla nulla, leggi la lettera vai che abbiamo furia.

Ciao Pino, sono la tua mamma che ti scrivo a te; come va? Sono du giorni che il gatto un si fa vedé; siccome sgnaolava che voleva usci di ‘asa e io volevo vedé la televisione, per un sentillo l’ho infilato ner congelatore. Quando la tivvù è finita e lo sono andato a liberà era un popo’ rallentato ne’ movimenti e tremava di freddo, allora per riscardallo lo infilato ner paiolo coll’acqua bollente che era sur fòò, ma lù ha fatto un sarto e è schizzato via. Da allora un s’è più visto. Ci sarà rimasto male che voleva restà ner congelatore per mangià il pesce surgelato?

Eh ci stà, te che dici Pino?

Io dìo di nò, a quer gatto lì il pesce un n’è mai piaciuto, lo faceva sempre rècie. Se’ondo mé c’è rimasto male che mamma da più importanza alle telenovele che a llù.

Si certo, può darsi, vai avanti dai.

Siccome domenia è Pasqua e ti si viene a prende per portatti qualche giorno a casa, ieri sono ita a confessammi e ‘r prete m’ha dato 3 ave Maria, ma quando sono tornata a casa un l’ho più trovate, ma po’ io ne ‘onosco una sola, la tu’ sorella. A proposito…,

la tu sorella che stà a Milano a tirà su e ggiù sottane?

No quell’altra, quellalì è Filomena, però la chiamino tutti melomena.

Classico!

Cosa?

Niente niente leggi.

Mmmmh , A proposito, l’artra mattina ha avuto un bamborin, ma io ‘un so ancora se è maschio o femmina e allora ‘un ti posso da’ le istruzioni. E a proposito anco lo zio Marino sta male; era ri’overato da tanto e la su moglie ha detto all’amici che aveva il soriso sulle labbra perché è morto nel sonno. Lu’ ‘un lo sa ancora che è morto perché dorme e sogna che è ancora vivo, ma quando si sveglia e scopre che è morto ni chiapperà un corpo.

Di siuro!

Eh, mi sà anche a me perché se uno un se l’aspetta e di orpo…

Vai, vai leggi

Mmmh, ni chiapperà un colpo. Per tutta la settimana c’è stato un ventaccio della malora; era così forte che la gallina, controvento, ha fatto lo stesso ovo 4 vorte; pensa te, du coppie! Un abbraccio dalla tu mamma che ti vole tanto bene.

P.S. Ti volevo spedì anco mille lire, ma ormai avevo già chiuso la busta. Anzi, siccome domani ti si viene a prende oramai un la spedisco neanco e te la do a mano; semmai, visto che tanto un fai a tempo a spende i ssordi, le mille lire me le rendi quando ci si vede. È finita.

Meno male

Eh?

Meno male…, che ti sono venuti a prendere e ti hanno portato a casa.

Si, a casa un ci sto tanto bene, ma sempre meglio che da quelle stronze di sore che mi fanno…

Capito, capito, Ok Pino. Ora ti saluto, un abbraccio eh?

Come la mi mamma; ciao un abbraccio anche a voi.

Ciao ciao.


Pino si presenta

le sorelle di Pino

il lavoro del babbo

la nuova casa

Pino diventa zio